venerdì 5 settembre 2008

M.O.V.M. Nicola del Vecchio

IL PERSONAGGIO NICOLA DEL VECCHIO MED. D’ORO AL VALOR MILITARE

Inviato Giovedì, 04 settembre @ 12:23:28 CEST dell'anno: 2008 da redazione

Dopo l’articolo con cui ricordammo l’evento della concessione di Medaglia d’Oro al Valor Militare al nostro concittadino Nicola Del Vecchio ci siamo premurati di approfondire le nostre ricerche per poi meglio conoscere il personaggio.
Le risultanze sono interessanti e fanno onore al nostro Nicola suscitando, anche, un certo orgoglio nel considerare, dal punto di vista campanilistico,le sue origini pignataresi.

Apprendiamo da “ La Stampa” di giovedì 31 ottobre 1991 che in quell’anno, ancora in servizio attivo nell’Arma Benemerita, partecipò alle indagini per l’arresto di due evasi dal carcere di Vercelli rei di aver ucciso a bastonate di un tassista biellese. Ebbene, in quella occasione, Nicola, da esperto segugio, indirizzò le indagini coordinate dal Magistrato Maria Luisa Ferrari verso un possibile nascondiglio degli assassini ad Amsterdam.
“ La Stampa” scrive: “ Per me sono ad Amsterdam aveva confidato alla Dottoressa Ferrari Nicola Del Vecchio, il maresciallo in servizio alla Procura di Biella. Un’intuizione che si è rivelata azzeccata”. Nicola, infatti, in Olanda con un commilitone, da esperto investigatore consentiva di porre fine alla fuga degli assassini.
Nel 1997 ritroviamo il nostro Nicola, investigatore privato, in una operazione da intrigo internazionale su incarico affidatogli da una importante compagnia di assicurazione. Auto di tutte le marche venivano rubate e sparivano da Forlì, Milano, Venezia, Genova, Bergamo, Torino, Legnano, Parma, Treviso e Belluno con gravi danni per indennizzi assicurativi.
Nicola, attraverso la sua agenzia di Biella, riusciva a smascherare un vasto traffico con il quale le auto trasferite in Marocco riapparivano in Francia e reimmatricolate. Un giro vorticoso di centinaia e centinaia di milioni. Le particolari doti di Nicola, ex sottufficiale dei Carabinieri erano, ormai, conosciute per i notevoli successi investigativi conseguiti durante il comando di stazione di Cossato e per la sua collaborazione di Polizia Giudiziaria della Procura.
Nel 2005 un killer filippino uccide un suo connazionale a Chiavazza, quartiere di Biella, l’assassino già ricercato dall’Interpol, terrorista internazionale coinvolto in altri fatti di sangue, viene rintracciato e convinto alla confessione ed alla resa dal nostro privato investigatore. Con lui in carcere finiscono mandante e complici. Un successo della giustizia attraverso l’impegno, la passione e la seria competenza di un uomo che ha fatto della legalità, nei Carabinieri prima e da privato investigatore dopo, il suo motivo di soddisfazione e di vita.
Ma non finisce qui, molto manca alla nostra ricerca che richiederebbe maggior tempo e maggior cura.
Ritroviamo, ancora, Nicola nel 1998 in Perù per risolvere il caso del giovane italiano Martin De Ocana di origine peruviane, in carcere a Lima, accusato di traffico di droga.
Il giovane era caduto nella trappola dei narcos per far passare un carico di cocaina. Una ingenuità alla richiesta di consegnare un pacco ad un residente. Un favore in cui alcune volte cadono molti ragazzi.
Le poche notizie riportate sono, anche se parziali, sufficienti a dimostrare che ci troviamo al cospetto di un personaggio non comune, dotato di notevoli capacità in un campo non facile fatto di delitti, traffici illeciti, furti, ecc. nei quali il nostro pignatarese riesce a far chiarezza districandosi con competenza ed esperienza, contribuendo ad assicurare alla giustizia quanti sviano dal percorso delle norme dettate dalla società e dalla convivenza.
Un altro tassello per quanti, al mio primo articolo sulla Medaglia conseguita da Nicola Del Vecchio, mi chiedevano chi fosse, dove stava; chi erano i parenti residenti nel nostro paese.

Vittorio Ricciardi


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