lunedì 2 luglio 2007

Da la Repubblica 02 07 07 Si tratterebbe dello scheletro di Ugo Pellicelli







CRONACA
Si tratterebbe dello scheletro di Ugo Pelicelli, vittima nel 1945 della "resa dei conti" dei partigianiSpetta ora ai carabinieri del Ris di Parma sciogliere i dubbi sull'identità della persona
Vittime dopoguerra, resti umani nel reggianoForse è il corpo di un gerarca locale




Il figlio del comandante della Guardia Nazionale: "Sono contentonon solo per noi familiari, ma anche per il pm che ci ha seguiti"






REGGIO EMILIA - Sono stati ritrovati, poco dopo le 13 di oggi, alcuni resti umani in un campo della Bassa reggiana. Potrebbe trattarsi di Ugo Pelicelli, comandante locale della Guardia nazionale, che era stato ucciso l'8 maggio del 1945 quando aveva 49 anni durante quella resa dei conti che, a guerra finita, si combattè tra partigiani e uomini del regime. Era da giovedì scorso che nel terreno nei dintorni di Poviglio, un paese di seimila abitanti, numerosi uomini con elettromagnetometri e ruspe cercavano il corpo di una delle vittime del dopoguerra reggiano. Spetta ora ai carabinieri del Ris di Parma sciogliere i dubbi sull'identità della vittima. Da tempo Ettore Pelicelli, uno dei sette figli di Ugo, si era rivolto alla Procura della Repubblica per ritrovare il cadavere del padre. Solo di recente aveva ottenuto l'apertura di un'indagine dal pm Maria Rita Pantani. Ettore ha sempre detto di conoscere il luogo dove venne sepolto il corpo del padre grazie alla testimonianza di una donna che, qualche anno fa, gli disse di aver visto Ugo Pelicelli, prima che qualcuno lo uccidesse, scavare una fossa in un certo punto di un campo di patate. Gli scavi erano iniziati giovedì 28 giugno e non avevano portato fino ad oggi ad alcun risultato. Il pubblico ministro Maria Rita Pantani aveva sentito una decina dei testimoni tra i sopravvissuti agli eventi. I resti sono stati ora portati al laboratorio per il responso medico legale. Subito dopo il ritrovamento Ettore Pelicelli ha manifestato la sua soddisfazione. "Non mi sembra vero - ha detto il figlio - Sono contento non solo per noi familiari, ma anche per la dottoressa Pantani, che ci ha sempre sostenuto". Il pubblico ministero preferisce invece mostrare cautela e invita ad aspettare il risultato degli accertamenti.
Secondo le ricostruzioni, Ugo Pelicelli venne picchiato, trascinato per le strade da un carretto, poi costretto a scavarsi la fossa in un campo di patate, ucciso con un colpo di pistola e fatto sparire sotto terra. Quindici anni fa, sempre nel reggiano, a Campagnola, nei 'cavon' emersero alcuni scheletri di vittime della "resa dei conti" che insanguinò il dopoguerra. (2 luglio 2007)

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